Blog 2 from the Yoga Teacher Therapy course 2016
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Pineal gland (the third eye)
ENGLISH
The pineal gland is part of the endocrine system and produces melatonin, a hormone modulating our wake-sleep patterns and fighting against free radicals. It regulates the internal body clock and is the control center for the effective functioning of our physical, emotional and mental selves. The gland is not isolated from the body by the blood-brain barrier system, like most of the rest of the brain. While the physiological function of the pineal gland has been unknown until recent times, mystical traditions and esoteric schools have long known this area in the middle of the brain to be the connecting link between the physical and spiritual worlds. Considered the most powerful and highest source of ethereal Energy available to humans, the pineal gland has always been important in initiating supernatural powers.
The pineal gland is only the size of a single grain of rice but it has been claimed to produce dimethyltryptamine DMT, the most powerful psychoactive substance known to man. However, it calcifies and produces less as the body ages. The gland calcifies when it encounters fluoride, some say the reason our water is fluoridated is to intentionally calcify the pineal gland, decreasing our intelligence, resulting in a more submissive society. According to some scientists, DMT is constantly being produced in the brain in trace amounts, this affects our perception and helps us to further understand the world.
With the knowledge we have awareness of what our perception represents, this is why DMT is massively released during near death experiences. The awareness of the imminence of death leads to an attempt by the brain to increase the time left, by peeking our perception, giving us the opportunity to understand the final lesson. Perhaps what the pineal gland is trying to teach us is that a totality of being is total peace and oneness.
A little-known aspect of yogic physiology, which is totally absent in modern medical sciences is the bindu. A tiny point on the pineal gland that when touched it releases secretions that make your body comfortable and make you feel ecstatic. Doing a proper yoga sadhana we can activate it and get to an ultimate sense of bliss within us…is it not that we are all looking for? But before we have to build the necessary foundation through the initial phases of yoga to gain the stability required to manage the ecstasy and don’t burn.
Scientific research brought to light discoveries in the human body we can see as a confirmation to what metaphysics always have been stating. Scientists discovered that in the human brain there are millions of cannabis receptors!, what the purpose? Neurologists said, when the human being is in a particular state of experience his body produces naturally the chemicals that it is waiting. So the receptors are waiting for us to produce these molecules, our system is waiting for us to reach that experience, that state of ecstasy. Instead, what we do, we feed the receptors from outside (with chemicals and not only) and doing so we damage ourselves. Yoga system focuses on naturally activate the pineal gland and making ecstasy a daily reality. We can use body and mind to the full potential only when we are in the most pleasantness. Don’t we always want something more to happen? It will happen only when our perception will enhance, yoga focuses on enhancing our perception… and something more will happen in such proportion we have to learn to manage.
ITALIAN
La ghiandola pineale è parte del sistema endocrino e produce melatonina, un ormone che modula le fasi sonno-veglia e combatte contro i radicali liberi. Regola l’orologio interno del corpo ed è il centro di controllo per l’effetivo funzionamento del nostro essere fisico, emozionale e mentale. La ghiandola non è isolata dal corpo per mezzo del sistema barriera sangue-cervello, come la maggior parte del resto del cervello. Mentre la funzione fisiologica della ghiandola pineale era sconosciuta fino a tempi recenti, tradizioni mistiche e scuole esoteriche hanno da lungo conosciuto quest’area nel centro del cervello come il punto di connessione tra il mondo fisico e quello spirituale. Considerata la più potente e alta fonte di Energia eterea disponibile agli umani, ha sempre avuto importanza cruciale nell’iniziazione ai poteri soprannaturali.
La ghiandola pineale ha una dimensione di un chicco di riso ma riveste l’importante ruolo di secernere dimetiltryptamina DMT, la più potente sostanza psicoattiva che l’uomo conosca. Tuttavia tende a calcificare e ne produce sempre meno con l’invecchiare del corpo. La ghiandola calcifica quando incontra il fluoro, infatti alcuni asseriscono che la ragione per cui l’acqua e altri prodotti di consumo vengano addizionati di fluoro risiede nell’intenzione di calcificare la ghiandola pineale, diminuendo la nostra intelligenza col risultato di una società più sottomessa e manipolabile. Secondo la comunità scientifica il DMT è costantemente prodotto in piccole tracce dal cervello, questo influenza la nostra percezione e aiuta a spingerci oltre nella comprensione del mondo. Attraverso la conoscenza siamo consapevoli di ciò che la nostra percezione rappresenta, questo è il motivo per cui il DMT è rilasciato in enormi quantità durante le esperienze che precedono la morte. La consapevolezza dell’imminenza della morte porta a un tentativo da parte del cervello di incrementare il tempo rimasto producendo un picco della percezione e dandoci così l’opportunità di comprendere un’ultima lezione. Forse ciò che la ghiandola pineale sta provando ad insegnarci in un ultimo disperato tentativo è che la totalità dell’essere è la pace completa e l’unione con l’Uno. Un aspetto poco conosciuto della fisiologia yogica, che è completamente ignorato dalle moderne scienze mediche è il bindu. Un minuscolo punto nella ghiandola pineale che quando stimolato rilascia secrezioni che rendono il corpo confortevole e ci fanno sentire estatici. Facendo un’appropriata pratica yoga possiamo attivarlo ed ottenere un profondo senso di beatitudine dentro di noi…e non è quello che tutti cercano? Ma prima dobbiamo costruire le fondamenta necessarie attraverso le fasi iniziali dello yoga per guadagnare la stabilità richiesta per contenere l’estasi e non bruciarci. Ricerche scientifiche hanno portato alla luce scoperte nel corpo umano che possiamo considerare come conferme di ciò che i metafisici hanno sempre detto. Scienziati hanno scoperto che nel cervello umano ci sono milioni di recettori della cannabis! Quale sarebbe lo scopo? Forse i nostri predecessori fecero un uso di cannabinoidi tale da modificare il genoma? Ebbene no i neurologi pensano che quando l’essere umano è in un particolare stato di esperienza il suo corpo produca naturalmente le molecole che questi recettori stanno aspettando. Quindi i recettori stanno aspettando da noi la produzione di queste molecole, il nostro sistema sta aspettando da noi il raggiungimento di quell’esperienza, lo stato di estasi, il samadhi. Invece cosa facciamo, alimentiamo i recettori da fuori con sostanze chimiche e tanto altro, facendo danno a noi stessi. Il sistema dello Yoga si focalizza nell’attivare naturalmente la ghiandola pineale e fare dello stato di estasi una realtà quotidiana. Noi possiamo utilizzare il corpo e la mente al loro pieno potenziale solo quando siamo in uno stato di piacere massimo. Non stiamo sempre desiderando quel qualcosa in più che accada? Accadrà solamente quando la nostra percezione espanderà, lo scopo dello yoga è proprio quello di espandere la nostra percezione…e qualcosa in più accadrà in proporzioni tali che sarà necessario imparare a gestirle.